Le polemiche sorte dopo le fantasiose (secondo l’ufficio stampa della Santa Sede) rivelazioni di Eugenio Scalfari del suo colloquio con Papa Francesco, hanno riportato l’attenzione di molti sull’inferno. Sappiamo bene che la Scrittura ne parla e il Catechismo non lascia dubbi in merito. Però i dubbi continuano ad emergere qua e là e non solo quelli suggeriti da Scalfari ma anche quelli sostenuti dai teologi. A cominciare anche da Karl Rahner, forse il massimo teologo cattolico contemporaneo, almeno per l’influenza esercitata in vita e, ora, tramite i numerosissimi suoi discepoli, molti dei quali ai vertici della Chiesa.
Il 5 novembre 1977, esattamente quaranta anni fa, moriva a Firenze Giorgio La Pira, il “sindaco santo”, come era stato nominato. Era stato infatti sindaco del capoluogo toscano dal 1951 al 1965 (con una breve interruzione) oltre che uno dei più importanti padri della Costituzione italiana e poi parlamentare. Ai suoi funerali, il 7 novembre, l’allora arcivescovo di Firenze, cardinale Giovanni Benelli, disse che «Nulla può essere capito di Giorgio La Pira se non è collocato sul piano della fede». Attualmente è in corso la causa di beatificazione.