L’accademia reale svedese delle scienze ha conferito il premio Nobel per l’economia a due americani per i loro studi su scienza-economia-ambiente. I due “scienziati” sono William Nordhaus e Paul Romer. I motivi sono molto ideologici e si rifanno a quel modello di sviluppo, denatalista ed ecologista, che è la vera causa dell’attuale crisi.
La riflessione sul bene comune è di certo una riflessione di grande importanza, soprattutto in questa particolare congiuntura storica. La stessa politica ha la sua ragion d’essere proprio nella ricerca del bene possibile per l’uomo anche quando ad essere al centro della riflessione sono le istituzioni. Queste, infatti, sono formate da persone e sono per le persone: basta tener presente solo questo semplice dato per fa sì che le diverse funzioni presenti in una società non degenerino, smarrendo il proprio fine espresso proprio da quel “per”. (altro…)
Proponiamo questo interessante articolo su una vicenda cha ha scosso molto l’opinione pubblica: si tratta del caso Charlie Gard, il bambino di sei mesi affetto da una grave malattia ereditaria. Martedì la Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha respinto l’appello presentato dai genitori di Charlie per consentire di portare loro figlio negli Stati Uniti per tentare un ultimo trattamento sperimentale. In questi giorni si sono moltiplicati gli interventi (vedi QUI, QUI e QUI): papa Francesco ha richiamato al dovere di «difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia…un impegno d’amore che Dio affida ad ogni uomo», il card. Elio Sgreccia, uno dei massimi esperti di Bioetica, ha analizzato attentamente la questione (QUI) e, infine, il cardinal Carlo Caffarra ha dichiarato: «Siamo arrivati al capolinea della cultura della morte. Sono le istituzioni pubbliche, i tribunali, a decidere se un bambino ha o non ha il diritto di vivere. Anche contro la volontà dei genitori. Abbiamo toccato il fondo delle barbarie.